Page 120 - Lezioni di Mitologia;
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Par fìnge e dice: ben felice toro,
Che goderà così leggiadra fera!
Cerca saper qual sia, donde e di cui,
E di che armento, e chi l'ha data a lui.
Per troncar Giove ogni sospetto e guerra,
Che la gelosa già nel suo cor sente.
Perchè non ne cerchi altro, che la terra
L'ha da sé partorita, afferma e mente.
Ella, ch'aver non vuol quel dubbio in terra,
Cerca che voglia a lei farne un presente.
Che farai, Giove? a che risolvi il core?
Quinci il dover ti sprona, e quindi amore.
Troppo è contro il suo fin ch'egli si spoglie
D'una vita si dolce e sì gioiosa.
Ma se nega alla sua sorella e moglie,
Che sospetto darà sì lieve cosa?
Amor vuol ch'ei compiaccia alle sue voglie.
Ma non vuol già la sua moglie ritrosa.
Alfin per torlo allor quel gran sospetto,
Tolse a sé stesso il suo maggior diletto.
Così la dea ben curiosa ottiene
Quel don, che tanto travagliata l'ave:
Né però tolto quel timor le viene,
Che l'imprime nel cor cura si grave;
Anzi tal gelosia nel cor ritiene.
Che nuovi inganni e nuovi furti pavé;
Onde die il don, che sì l'accora e infesta.
In guardia ad un ch'avea cent' occhi in testa.