Page 252 - Lezioni di Mitologia;
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                 giorno. Non pretendo però che tanta beltà si trovi
                 in tutte le statue di Apollo.
                   » La più bella testa del nume, dopo la celebre
                 di Belvedere, è senza dubbio quella d'una poco os-
                 servata statua sedente del medesimo,    di grandezza
                 maggiore del naturale, nella Villa Ludovisi. È que-
                 sta intatta al pari di quella, e anco meglio esprime
                 un Apollo benigno    e tranquillo. Tale statua è   al-
                 tresì rimarchevole per esser la sola, che io sappia,
                 che ha un    particolar  attributo  di Apollo, cioè  il
                 bastone di pastore incurvato, appoggiato alla pietra
                 su  cui  siede  la  figura:  dal che appare che siasi
                 voluto rappresentare Apollo pastore   (vo^ufo?) per indi-
                 care  l'arte pastorizia da lui esercitata presso Ad-
                 meto  re  di  Tessaglia. Vi hanno    quattro teste di
                 Apollo perfettamente simili: una è quella statua di
                 Belvedere, l'altra unita al busto, e affatto intera,
                 sta nella camera dei Conservatori del Campidoglio;
                 la terza è nel Museo Capitolino,    e la quarta nella
                 Farnesina. Da questa     si può prendere un'idea di
                 quell'acconciatura di capelli che i Greci chiamavano
                 y.jo»pu).o?, e che presso  gli scrittori non trovasi mai
                 con sufficiente precisione descritta. Questa voce si-
                 gnifica nei maschi   quella maniera    di  acconciarsi
                 che nelle fanciulle chiamavasi   xo/supi/Soj, cioè  i capelli
                legati insieme   dietro  alla testa. Le donzelle  li  ti-
                 ravano  su  tutti  air intorno  del capo  , in cima al
                quale annodavangli in guisa che non dovea vedersi
                il laccio che  li sosteneva.
                   » Tale è la capigliatura di una figura muliebre
                in una delle più belle pitture dell'Ercolano, la quale
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