Page 253 - Lezioni di Mitologia;
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      presso ad un autore tragico     si posa sopra un   gi-
      nocchio, e sta scrivendo sopra una tavola. La      so-
      miglianza dell'acconciatura dei capelli in amendue
      i  sessi  può scusare coloro   i  quali hanno dato  il
      nome di Berenice ad un bell'Apollo      di bronzo nel
      Museo di Ercolano che ha     i capelli voltati all'insù,
      e legati in cima al capo come le quattro mentovate
      teste, a cui pure affatto  si assomiglia nella fìsono-
      mia,  e sono tanto più scusabili quanto le mentovate
      teste erano loro ignote.  »
         Fin qui Winkelmann nella sua       insigne  istoria
      dell'arti del disegno. In un'altra operetta sull'Alle-
      goria, non tradotta, per quel ch'io sappia, ancora
      nella nostra lingua, e che vi esporrò nel fine del
      mio Corso mitologico,    così favella  il sopra lodato
      Autore intorno alla chioma del nume.       « La capel-
      latura bionda di Apollo può essere considerata egual-
      mente come allegorica, facendo allusione      al Sole,
      del quale questo dio è l'imagine: ma senza attac-
       carci questo senso bisognava dargli dei capelli di
       questo colore come al più bello dei giovini, poiché
       questi generalmente son    biondi. D'altronde   nella
       pittura  il contrasto dei capelli neri con la bianchezza
       della carne è troppo duro, e produce un effetto meno
       piacevole che   quello  dei  capelli biondi; verità di
       pratica, riconosciuta da tutti  gli  artisti. Un passo
       di Ateneo che contiene due espressioni di Simonide
       m'impegna a fare questa osservazione. La prima è
       il tono della voce  di una vergine che esce da una
       bocca di porpora, ed   il personaggio messo in scena
       da Ateneo dimanda: Questo giro non sembra egli
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