Page 257 - Lezioni di Mitologia;
P. 257

245
       la musica. Apollo non è stato mai rappresentato col
       berretto  frigio,  e  le  teste fornite di questo e con
       lunghi  capelli  effigiate  nei  lati  di una tomba di
       marmo    antico  trovata  in Francia  , non sono che
       maschere che trovansi frequentemente      nei monu-
       menti  di simil genere, onde si è ingannato De Boze
       nella Dissertazione che ha stampata nelle Memorie
       dell'Accademia delle Iscrizioni.  »
         Fin qui Winkelmann. Visconti vi descriverà adesso
       la statua dell'Apollo Citaredo.
          « Nell'insigne simulacro di Apollo, che abbiamo
       descritto  (l'Apollo del Belvedere),  ci ha rappresen-
       tato r artefice  la possanza  e  lo sdegno  di questo
       nume:   in  quello  che ora spieghiamo, ravvisiamo
       solamente  il padre della poesia,  il nume dei Vati,
       il condottier delle Muse. Nell'aria del volto animato
       dall'estro, nelle labbra semiaperte al canto,  nell'a-
       bito teatrale che lo copre sino   a' piedi, nella cetra
       che  tien sospesa   dal  lato manco  , nel moto delle
       braccia al suono, apparisce un dio che accompagna
       sulla cetra celeste  le soavi modulazioni della sacra
       favella de' vati. In osservare questa bella statua at-
       torniata dalle altre nove delle Muse, che fan corona
       al loro corifeo,  ci rammentiamo   di quello scolpito
       a  bassorilievo  sull' arca  di  Cipselo unitamente al
       coro delle nove dee d'Elicona; e   i versi che v'erano
       sottoposti convengono    perfettamente   colle  nostre
       statue  :


            Il re saettator,  figlio a Latona
            Apollo è questo:   e queste son le Muse,
            Amabil coro che    il circonda e segue.
   252   253   254   255   256   257   258   259   260   261   262