Page 258 - Lezioni di Mitologia;
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» La maraviglia di chi considera il movimento
e l'espressione di questa bellissima statua è giusti-
ficata dal pregio in cui si conosce essere stata
presso gli antichi dalle medaglie che ci rimangono.
È noto, per infamia della storia augusta, il fanatico
trasporto di Nerone pel suono della cetra e pel
canto, che lo fece discendere sino a comparire su i
palchi d'Italia e di Grecia a contrastare la palma
coi professori più rinomati di queste arti, e a com-
piacersi di riportarla come di uno dei più gloriosi
suoi fasti. Ci narra Svetonio che volle esser vene-
rato qual nuovo Apolline, e come tale nelle statue
e nelle monete effigiato. Parecchie di queste meda-
glie greche e latine si conservano tuttora con tale
impronta, e. ciò che più singolarmente fa al nostro
proposito si è che la figura di Nerone Citaredo è
tanto simile a questa statua di Apollo, che ne sem-
bra copiata nel modo e nell' attitudine e sin nel
lauro che gli corona le chiome. È credibile che Ta-
dulazione, in un secolo specialmente pieno di gusto
e d'intelligenza nelle belle arti, non abbia scelto
fra i simulacri di Febo che il più nobile e il più
celebrato, perchè servisse di emblema del citaredo
imperatore. Possiamo dunque inferirne che questa
che abbiamo presente fosse presso gli antichi la più
bella figura che offrisse Apollo in abito di Citaredo.
E se mi sarà lacito d'inoltrare le confetture, dirò
che è una replica, o una copia fatta da mano mae-
stra, dell'Apollo sonatore di cetra di Timarchide
Ateniese , famosa scultura che accompagnava nei
portici di Ottavia le nove Muse di Filisco. La mae-