Page 289 - Lezioni di Mitologia;
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      Fu trovata la presente statua negli    orti Carpensi,
      come   si è altrove accennato. Era stata anticamente
      ristorata e dorata, ma   il ristauro accusava un   se-
      colo poco alle arti favorevole. La nicchia dove era
      collocata vedevasi rivestita  di alabastri, e l'abside
      n'era messo a musaico.    »

                            ATTEONE.


         Tebe già stava: e tu, Cadmo, potevi
           Per l'esiglio sembrar felice;  il fato
           Soceri t'accordò Venere e Marte;
           La prole aggiungi   di cotanta moglie,
           Figli e  figlie,  nipoti, amabil pegno,
           Giovini anch'essi: ma se dir beato
           Anzi l'ultimo dì   si vieta all'uomo.
           Tu primiera cagion    fosti  di pianto,
              misero Atteon, mutato in cervo
            Con non tue corna, e voi, cani    feroci.
            Ch'il sangue saziò del signor vostro.
            Colpa fu di fortuna, e non delitto:
            Ahi qual può nell'error esser delitto!
         Sorgeva un monte che di varie belve
            Macchiò la stra^^e:  il sole in mezzo  al cielo
            Facea l'ombre minori, allor che chiama
            L'Ianzio giovinetto  i suoi compagni,
            Che gian pei boschi con error diverso:
            Compagni   di  fatica,  ei dice, assai
            Reti e ferro macchiò di belve   il sangue
            Nel fortunato dì; quando l'aurora
            Il nuovo giorno sul rosato carro
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