Page 291 - Lezioni di Mitologia;
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           Per ignoto sentier con passi incerti
           Vagando: così piacque    al  fato. Appena
           Nell'antro penetrava, al suo conspetto
           Si percossero  il sen le ninfe ignuda,
           E subito ululato empì la selva.
           Si gettan sulla dea, veste   le fanno
           Del proprio corpo: ma col collo a tutte
           Sopravanza Diana:    * avea la faccia
           Eguale a nube, che pel sole avverso
           Fiammeggia, o come è dell'Aurora      il volto
           Quando   le briglie sparse  di rugiada
           Le presentano l'Ore, e invan la chiama
           Il suo Titon con desiose braccia.
           Pur dalie ninfe sue celata e stretta
           Rivolge indietro  il volto, e le deposte
           Armi, ricerca, e quasi  strali accoglie
           L'umor soggetto nelle cave palme.
           Bagnano ad Atteon     le chiome e  il volto
           L'onde vendicatrici: e detti aggiunge
           Che nunzi sono del futuro danno     :
           Or  ti lice narrar che senza velo
           Mi vedesti se   il puoi: — né   ])iù minaccia.
           Giunge alla fronte   di vivace cervo
           Le corna,  il collo  gli prolunga, acute
           Rende l'orecchie, ed in   sottili gambe
           Muta  i piedi e le braccia, e  il bianco corpo
           Tutto  gli vela di macchiata pelle,
           E d'ignoto timor   gli colma  il petto.
           Fugge l'eroe tebano, ed ha stupore
           D'esser così veloce: allorché vide
           Nel rio vicino  le mutate forme:
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