Page 284 - Lezioni di Mitologia;
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stra statua che non è succinta come le sue imma-
giai ce l'offrono da cacciatrice, eppure la sua at-
titudine non è il riposo, col quale ha creduto il se-
nator Bonarroti di render ragione dell'abito che
giunge fino a' piedi di una sua Diana. La sua azione
è quella di saettare, né dee farci maraviglia che
tuttavia non sia stata scolpita succinta, quando in
una moneta della famiglia Ostiglia l'osserviamo in
veste talare con un cervo che ha raggiunto, stretto
da lei per le corna colla sua destra, e con una
lancia da cacciatrice nella sinistra. E poi si può
dare che l'espressione del nostro simulacro non sia
quella della caccia, ma che lanci i suoi dardi o
contro il tentatore Orione, come canta Orazio, o
contro i figli di Niohe per vendicare la madre.
Omero stesso nella sua Necromanzia fa menzione
di qualche eroina estinta dalle sue freccio, e la pre-
sente scultura poteva anticamente aver rapporto a
così fatte avventure.
» Niuna cosa per altro in questa elegantissima
statua mi è sembrata meritare tanta attenzione,
quanto la benda che le avvince la fronte. Ha os-
servato Winkelmann che siffatta benda è propria-
mente il credemnum de' Greci, ed io rifletto che l'e-
timologia stessa di quella voce lo insegna. Credem-
num non è altro, anche secondo Eustazio, che vìn-
colo o laccio del capo; ottimamente dunque si ap-
propria questo nome a siffatte bende, che non solo
i capelli, ma il capo stesso e la fronte stringono
e leijano. Convenc:ono alla descrizione dell'antico
credeimio anche le due estremità, che in alcune