Page 298 - Lezioni di Mitologia;
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                contro in Teodamante che arava     ,  e  fé' suo  pasto
                un bove. A   te, o Diana,   le Ninfe   Annisiadi  rin-
                frescano  le  cerve  distaccate  dal giogo  ,  e recano
                loro  il trifoglio facile a nascere, che  mietono  dai
                prati di Giunone, e che pascon    i destrieri di Giove.
                Tu vai,    diva,  intanto  nella casa  paterna,  tutti
                t'invitano nella loro sede: ma tu vuoi stare seduta
                presso Apollo.
                  » Ma quali' isola, qual monte a     te più piacque
                qual  città,  qual porto? Quale   delle  ninfe amasti
                sopra le altre? quali eroine avesti per compagne?
                Dillo,   dea, onde agli altri  si canti. Dolica, una
                delle Cicladi, fra l'isole  ti fu la  più  cara; Perga
                di Panfilia tra le città;  Taigeto fra  le montagne;
                Euripo fra  i porti. La ninfa Gortinia ucciditrice di
                cervi amasti sopra le altre; Britomarte certa saet-
                tatrice,  del  di  cui amore preso Minosse   errò  pei
                monti di Creta. La ninfa or sotto    querci irsute  si
                nascondeva, or fra stagni    paludosi: Y amante per
                balzi  e per dirupi la seguiva, né cessò mai finche
                avendola quasi afferrata ella si precipitò dalla punta
                di una montagna nel mare, e quivi       balzata  nelle
                reti  ai pescatori fu da questi posta in salvo. Quindi
                i Cidoni  chiamaron   la ninfa Dittinna,   cioè  dalle
                reti,  e Ditteo  il monte da  cui  saltò;  eressero  al-
                tari, vi fanno  sacrifizii, e in quel  giorno  la ghir-
                landa è  di pino,   giunco; ma    si vieta  il  cingersi
                di mirto, perchè un ramo di quest'albero    si attaccò
                al velo della donzella mentre fuggiva. Fu tua com-
                pagna ancora Cirene, cui desti due cani da caccia,
                e  la  bionda  Procri  consorte  di Cefalo   Peionide
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