Page 299 - Lezioni di Mitologia;
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amato dall'Aurora. Dicono ancora che tu ami al
pari delle tue pupille la bella Antidea.
» Queste già portavano gli agili archi e il tur-
casso intorno agli omeri, che spogliati dal lato de-
stro mostravano l'ignudo seno. Approvasti ancora
grandemente la figlia d'Iasio Arcoside, Atalanta dai
piedi veloci, ucciditrice dei cinghiali, e le insegna-
sti accertare il colpo ed inseguir le fiere coi cani.
La lodano quelli che furono chiamati per la caccia
del cignale di Calidone: infatti i segni della vitto-
ria vennero in Arcadia, che possiede ancora i denti
della belva. Né Ileo e lo stolto Reco, benché ne-
mici, possono vituperarla nell'inferno: che non men-
tirebbero le loro viscere , che sparsero di sangue
la Menalia montagna.
» Diana, tu hai molti templi, molte città: tu
abiti Mileto, che fondò sotto i tuoi auspici Neleo
figliuolo di Codro, il quale dalla terra di Cecrope
sciolse le navi. Agamennone pose nel tuo tempio
in Aulide il timone della sua nave, quando i venti
imprigionati differirono la vendetta degli Achei so-
pra il rapitore troiano. Salve, o venerabile custode
dei porti; e niuno ti disprezzi: che ad Eneo, il
quale ne spregiava gli altari, toccarono in sorte
pugne infelici: né vi sia alcuno che ardisca di con-
trastarle l'arte di ferir cervi, che premio doloroso
di questo vanto riportò Agamennone sulle rive del-
l'Eubea. Oto e Arione male ambirono le tue nozze.
Non ricusate la solenne danza annuale in onore di
lei; che questo rifiuto costò lacrime a Ippona. »
Fin qui Callimaco vi ha raccontate di questa di-