Page 366 - Lezioni di Mitologia;
P. 366

354
               alla dea: Questa sarebbe degna      di sorgere meco
               dai flutti cerulei, e di  sedere  nella nostra  conchi-
               glia. — L'autore    degli Inni Omerici al   contrario
               narra l'aura rugiadosa   di  Zeffìro, che dolcemente
               spirando la porta sopra molle spuma in mezzo al
               mare risonante. L'Ore    (e che  bel quadro sarebbe
               mai questo!),  l'Ore  coi  capelli in  reti  dorate  ac-
               colti ricevono amabilmente la dea,    la ricoprono di
               veste incorruttibile, e sopra il capo immortale pon-
               gono una vaga corona, e nell'orecchie traforate l'oro
               più fino,  e l'oricalco;  il  collo,  il bianco  petto con
              monili dello stesso metallo adornarono. Così elleno
              stesse si abbigliano quando vanno alle amabili danze
              degli Dei nella casa paterna. Poiché ogni ornamento
              ebbero disposto intorno   al corpo di Venere, la con-
              dussero dai numi che gareggiavauo per abbracciarla,
              ed ognuno chiedeva di prenderla in moglie, ammi-
              rando  le forme della diva coronata di viole, e dalle
              nere palpebre.
                 Fin qui Omero: ma Cicerone lasciò       scritto che
              più furono  le Veneri adorate dagli antichi, nate da
              genitori diversi. La prima   di  queste,  del  Cielo  e
              del Giorno  figlia, ebbe tempio in Elide; la seconda,
              di cui abbiamo favellato, generata dalla spuma, diede
              con Mercurio la vita al secondo Cupido; la terza,
              da Giove e da Dionea creata, fu moglie di Vulcano.
              Platone vuole ch^ vi siano due Veneri, la celeste
              e la popolare,  distinte per origine e per attributi,
              quantunque Orfeo,    o chi  sia  l'autore degli  Inni,
              confonda la marina, o volgare, con la celeste. Epi-
              menide   Cretese, seguendo un parere    del tutto op-
   361   362   363   364   365   366   367   368   369   370   371