Page 367 - Lezioni di Mitologia;
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posto, pensa che di Saturno ed Evenirne Venere
fosse figlia. L'opinione più comune si è quella che
alla spuma del mare fecondata dal sangue di Celo
ascrive il nascere di questa divinità, ed il nome
stesso di Afrodite, col quale i Greci chiamavano
Venere , non altro significa che spuma marina.
Esiodo nella Teogonia vuole che appena nata an-
dasse al monte Citerò, da cui di Citerea sortì il
cognome, e quindi a Cipro, dove i fiori nascevano
sotto i piedi divini.
Venere la prima mescolò gli Dei con donne mortali,
e Giove per vendicarsi la fé' soggiacere all' istessa
legge destandole nel seno amore per gli uomini fra
i quali il primo (secondo l'Inno Omerico) fu Anchise.
Simile nel volto agli eterni custodiva nei gioghi
d'Ida l'armento. Lo vide Venere, e d'immenso ar-
dore presa andò a Cipro, quindi in Pafo, ove le
fuma l'altare ed il tempio. Qui entrata , le Grazie
la lavarono ed unsero d'olio immortale, coll'odoroso
peplo le coprirono le membra, e di ogni altra veste
adornata andava ad Ilio velocemente dirigendosi a
traverso le nubi. Giunse prestamente al monte Ida
ripieno di belve, e mentre s'avviava verso Anchise.
i lupi, i leoni, l'orse, i pardi veloci le si facevano
incontro mansuetamente dimenando la coda, e la
dea gli riempi tutti d'amore , onde accoppiati dor-
mirono nelle loro caverne. Arrivata alla capanna
dell'eroe Anchise lo vide, che in disparte dagli altri
suonava la cetra. La figlia di Giove gli si fé' in-
nanzi simile ad indomita vergine nella grandezza
e nella forma, affinchè mirandola apertamente dea