Page 362 - Lezioni di Mitologia;
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                    Questo fato   sortì quando la luce
                    Vide, ed ora ha suo premio. Ahi quanto offerte
                    Autonoe n'arderà, quante Aristeo,
                    Pregando di veder cieco soltanto
                    Atteon giovinetto,   il caro figlio!
                    Ah che a lui non varranno esser nel corso
                     A Diana compagno, e dei volanti
                    Dardi l'arte comune, allor che    ai bagni
                     Cari a Diana involontario errore
                    Lo condurrà! ma dei suoi cani stessi
                     Sarà cena feral: la madre    afflitta
                     Errerà per le selve, e l'ossa sole
                     Troverà del suo figlio; e tu felice,
                     Diva,  sei stata, che dai monti avesti
                     Privo soltanto della vista  il  figlio.
                     Deh non piangere, o cara:     il tuo fanciullo
                     Attendon doni che del nostro amore
                     Saranno eterna fede:   illustre vate
                     Ai nipoti sarà, vate sovrano:
                     Nel muto volo dei presaghi augelli
                     Vedrà le sorti ascose a Cadmo,     ai  figli

                     Di Labdaco: udiran del sacro petto
                     L'avverate risposte. E gran sostegno
                     A lui darò, che l'orme e guidi e regga,
                     E spaziosa vita. Ancora a Dite
                     Onorato sarà savio fra l'ombre. —

                     Così dicendo   il capo scosse, e fato
                     Diviene  il cenno dell'eterna fronte.
                     Tutto ha Palla del padre, e solo a     lei
                     Fra le figlie  il concesse: o donne, alcuna
                     Madre non srenerò la dea    di Giove.
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