Page 358 - Lezioni di Mitologia;
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Uscite voi, che nell'Inachio fiume
Pallade laverete : e tutte uscite.
Delle sacre cavalle odo il nitrito:
Ecco la dea. Deh v'affrettate, o bionde
Pelasgie figlie. Non bagnò la diva
Le forti braccia se ai corsier la polve
Prima non tolse allo stancato fianco;
Né allor che vinti della terra i figli
Tutte l'armi portò lorde di sangue:
Ma pria dal cocchio alle cavalle sciolse
Le fumanti cervici, e nella fonte
DeirOcean lavò il sudore, e terse
Dal morso fren l'irrigidita spuma.
Venite, Achive, e non recate unguenti,
Od alabastri (già dell'asse ascolto
Il cigolio); venite: a Palla cari
Non son composti unguenti; e non portate
Lo specchio, che alla dea regna nel volto
Decoro eterno. E allor che in Ida venne
Alla gran lite del pastor troiano
Nell'Oricalco, o al trasparente gorgo
Non si specchiò del Simoenta: e Giuno
Di mirarsi obliò. Venere sola
Si consigliava col lucente bronzo:
Mutò due volte e ricompose un riccio.
Il doppio stadio due volte sessanta
Percorso aveva, qual di Leda i figli,
Che stelle or sono : allo spartano Eurota
Quindi si terse, e versò puro unguento,
Che a lei stillar del proprio orto le piante,
E le corse un color come di rosa