Page 370 - Lezioni di Mitologia;
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numero dei suoi attributi è ancora il ventaglio: il
pomo, perchè questo frutto gettato dall'amante alla
fanciulla era una dichiarazione di amore, come da
molti antichi scrittori si rileva. Si trova più rara-
mente come un fiore, che sembra essere il giglio
ch'ella amava: ed in sì fatta maniera si vede so-
lamente in due opere in marmo, una delle quali è
il monumento circolare del Campidoglio, l'altro uno
dei due bellissimi candelabri del Palazzo Barberini.
La lepre gli era particolarmente consacrata per co-
gnite ragioni. Alcune pietre incise del Museo Sto-
sciano offrono Venere tenente un pomo e la lancia
con la punta rivolta verso la terra, probabilmente
per indicare che ella move querele, ma tali che
esser non devono sansruinose. Una meda2:lia del-
l'isola di Citerà rappresenta Venere coU'arco nella
mano sinistra, e con un pomo ed una freccia nella
destra. Arduino vuole applicare questi simboli alla
Venere armata. Saffo dipinge Venere sopra un carro
tirato da dei passeri , immagine di cui l'arte non
pare che abbia profittato, poiché ella non si trova
sopra alcun monumento. La Venere celeste porta
il diadema come Giunone, e questo attributo la di-
stingue da Venere Afrodite.
Di simili teste isolate che sono state scoperte
,
divise dai loro busti, o statue, come si vede nella
Villa Borghesi, se ne è fatte delle Giunoni, ma la
voluttà e la forma degli occhi proprii di Venere vi
fa conoscere questa dea piuttosto che Giunone, della
quale gli occhi avevano un' aria di maestà e di
grandezza. Si crede di trovare ancora la Venere