Page 374 - Lezioni di Mitologia;
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gruppamento delle membra darci l'idea dell'azione
che fa di sorger dal bagno, che resta a prima vista
evidente, benché non siavi rappresentato né il putto
collo sciugatoio, né indicata l'attitudine di tergersi
come in altre gemme e statue dello stesso soggetto.
E ammirabile il giudizio con cui ha ancora impie-
gato per sostegno dell' anca sinistra uno di quei
vasi d'unguento senza manichi, che alabastri gre-
camente appellavansi, e che hanno dato il lor nome
alla pietra che n'era comunemente la materia. Oltre
l'additarsi vie maggiormente con questo vaso ro-
vesciato l'azione del bagno, dove era stile degli
antichi di ungersi, è ancora un utensile tutto pro-
prio di Venere, che amava i preziosi unguenti a
segno che il poeta Agatia in un epigramma del-
l'A ntolos^ia non dubita di chiamare simili vasi arli
alabastri della dea. Questo alabastro serve appunto
per determinare meglio il soggetto del simulacro
,
perchè non converrebbe a Diana veduta nel bagno
da Atteone , che in qualche antico marmo viene
rappresentata nuda, ed anche in positura non molto
diversa. Le mollezze dei balsami non convengono
alla dea delle selve giacché né Pallade, né Giunone
stessa, quantunque né guerriera, né cacciatrice, ne
volle usare neppure il giorno del contrastato giu-
dizio. L'amore degli ornamenti che distingue Cri-
prigna si é voluto indicare dal giudizioso artefice
anche in un braccialetto che adorna alla dea il solo
braccio sinistro , e che è formato a guisa di un
piccol serpe che se le sia avvolto. Questo costume
di portare simili abbigliamenti a un solo braccio ,