Page 38 - Lezioni di Mitologia;
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Torreggianti erari nate, e nella mesta
Pugna ai Titani stavan contro armati
D' immense rupi la possente destra.
Anche i Titani dall'opposta parte
Rincoran le falangi, e insieme entrambi
Mani ostentano e forza. Orribilmente
L'immenso mare risuonò: la terra
Alto strideva: l'agitato cielo
Geme, e sotto il furor dei piedi eterni
Crolla l'Olimpo. La tremenda scossa
Fino al Tartaro giunge: il capelstio,
L'inaudito tumulto, e dei potenti
Le percosse: dall'una all'altra parte
Volan dardi, cagion di pianto alterno.
D'ambo la voce al ciel stellato arriva
E della zuffa l'ululato; e Giove
Non più contiene l'ira sua. D'eterno
Vigor ridonda l'animoso petto,
E tutta appar l'ira del dio. Dal cielo
Spesso all'Olimpo folgorando move,
E dall'Olimpo al cielo. Il fulmin vola
Col baleno, col tuono, e lo circonda
La sacra fiamma, dell'eterno braccio
Terribil gloria. Già risuona acceso
Il fertil suolo che gli stride intorno:
D' inestins^uibil fuoco arde la selva:
Arde la terra; già del mare i flutti
E l'immenso oceano: e già la vampa
Circonda i fiorii della terra: arriva
Già la fiamma al divino eter: la luce
Del fulmin sacro, che tonando scende,