Page 423 - Lezioni di Mitologia;
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Contro il Tonante congiurate stanno
Le Furie, e scossi i sibilanti serpi,
Tesifon vibra risonante pino
Acceso in Flegetonte, e l'ombre armate
Nelle pallide tende accampa. Un'altra
Volta avrian rotta gli elementi in guerra
L'antica fede del concorde mondo,
E della terra ai liberati figli
Sarebbe giunta la negata luce.
E contro il fulmin cento braccia opposte
Briareo sanguigno. Le custodi Parche
Le minacele vietar del re di Dite.
Avanti il soglio del severo capo
Sparsero la canizie, indi i ginocchi
Supplicanti abbracciar, non senza pianto,
Con quelle mani per cui trema il mondo
E serve; che dei fati il lungo stame
Filano e stanno sulle ferree rocche
I secoli ravvolti. Al re gridava
Lachesi la primiera, e orrore al volto
Crescean le sparse chiome: della notte
Arbitro, o sommo imperator dell'ombre.
Per cui corrono sempre i nostri fusi.
Che, di tutto principio e fin, compensa
Con le veci di vita alterna morte,
Per cui s'avviva la materia, ei corpi
Vestono l'alme che han principio in Lete,
Perchè tenti far forza e l'alte leggi
Che i nostri stami ordirò, ed i fraterni
Patti turbando, con civile tromba
Empie insegne sollevi, onde ai profani