Page 428 - Lezioni di Mitologia;
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              sacrate. L'immaginazione degli artisti, poco contenta
              dei simboli adottati nel principio dal popolo, ne ha
              creati grandissimo numero di altri, che ad altra di-
              vinità possono  riferirsi. Eglino hanno   dato a Ce-
              rere le hilancie, verisimilmente per l'invenzione delle
              leggi, e  il timone perchè governa col loro soccorso
              l'Universo: quindi è ch'effigiata l'hanno sedente sul
              globo. Lo scettro ed   il fulmine ch'ella tiene, sono
              segni  di possanza,   che comuni le sono con altri
              numi. Similmente la vittoria ch'ella ad Enna por-
              tava, e che  si vede ancora sopra alcuni monumenti
              non è particolare attributo di   lei; e non può essere
              che  l'offerta di capitani che abbiano    creduto  do-
              verle dell'armi loro la fortuna. La palma, la corona
              di lauro altra origine non hanno; ed     il leone, che
              sulle ginocchia della dea   si vede, parmi alludere
              alla sua identità con Cibele, o la terra, della quale
              era simbolo   speciale. A  Figalia  città dell'Arcadia
              Cerere era vestita di nero, con un delfino     in una
              mano, con una colomba nell'altra, lo che accennava
              i mal graditi abbracciamenti di Nettuno, e il dolore
              in cui l'immerse Plutone     rapitore  di Proserpina,
              eterna cura della   dea.
                 La  diversità  delle  opinioni mitologiche doveva
              necessariamente    accrescere  e variare  dei  simboli
              l'uso. Questo  s'introdusse  col tempo,   e nella più
              remota antichità   Cerere non ebbe    tutti  questi  at-
              tributi:  le statue  di  lei non furono che informi pie-
              tre,    legni, come   quelle  di  tutte le divinità più
              famose. Questa forma fu conservata a Cerere sotto
              il nome di Paria, o Egiziana, perchè poco da Iside
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