Page 429 - Lezioni di Mitologia;
P. 429
417
differisce, o sia per accennare che deve lo stabili-
mento della sua religione alle colonie egiziane. I
progressi dei Greci nelle arti fecero loro abbando-
nare rapidamente l'uso di quelle masse informi, di
quelle figure mostruose, e di quelli atteggiamenti
sforzati che caratterizzano l'antico stile egiziano.
Cercarono nel principio d'imitare con fedeltà mag-
giore la natura: poi s'inalzarono fino all'idea del
bello ideale. Ogni accessorio fu bandito, e non fu
dato ai numi che il loro simbolo principale. Cangiò
il gusto, l'unità fu in conseguenza trascurata, l'ar-
cbitettura fu oppressa dagli ornamenti, la scultura
dagli attributi simbolici. Innanzi questa epoca si
vede Cerere espressa con un velo che cade sulla
parte posteriore della veste di lei : porta un alto
diadema, dal quale escono di sopra foglie-^ spighe.
Quella parte di capelli, che non è nascosa, con fe-
lice disordine adombra la fronte. Qual variazione
fatta non si era ai tempi di Albrico! Cerere dal
dolore distinta viene indicata con l'abito di una
vecchia contadina seduta sopra un bove: ella por-
tava, ed aveva al braccio un canestro ripieno di
sementa. Dai lati erano due agricoltori, dei quali
uno arava, l'altro seminava. Yi si attribuisce pure
a Cerere una falce, un flagello. Quante cose inu-
tili! che grossolana maniera! era senza dubbio de-
stinata tal pittura ad ornare qualche miserabil ca-
panna.
Quando non si può esprimere con un sol tocco
una grande idea, si ricorre agli accessorii, si mol-
tiplica i simboli , e diviene tutto enimma e confu-
NiccoMNi. Lez. di Mit. ecc. 53