Page 425 - Lezioni di Mitologia;
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            Puoi varcar solo,   e che del doppio mondo
            Formi   il commercio: va, dividi  i venti
            Nell'agil corso, ed  al superbo Giove
            Reca   i miei cenni. E chi  ti die tal  dritto,
               dei  fratelli  il più crudel? Non tolse
            La rea fortuna a me col     ciel le forze
            E l'armi? forse oppresso   e  vii mi stima
            Perchè non stringo dei Ciclopi    i dardi,
            E  col tuono  le vane aure deludo?
            Non   ti basta che sola è mia la notte,
             Ch' ultimo nella sorte io sol possiedo
            Informi spiaggie, e te   di luce  il cielo
            Cinge, e calpesti con altero piede
            Gli  altri  sosro'etti, che d'Imene ancora
            Mi vieti  i  dritti? E pur nel glauco seno
            Anfìtrite Nettuno accoglie,  e posi
             Tu dal fulmine stanco in grembo a Giuno.
             Gli ascosi furti tacerò  di Temi
             E di Cerer gli amplessi, onde    di  figli
             Beata turba  ti corona. Io traggo
             Oscuri giorni in solitaria reggia,
             Né verun pegno dell'eterne cure
            Eia conforto?   Soffersi assai per questa
             Pace infernale: dell'antica notte
             1 principi ne attesto,  e te di Stige,
             Pallor del  cielo, inviolato  flutto.
             Se Giove non consente, a nuova guerra
             Trarrò l'aperta Dite, e di Saturno
             Fransfere  io  vosrlio  le catene antiche:
             Sarà disciolto l'universo:  il cielo
             Si unirà coU'abisso,  e tìan confuse
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