Page 490 - Lezioni di Mitologia;
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chi di Febo, la Terra niente pel mutato auriga
avrebbe temuto. Si vede dunque sulla medaglia la
Terra, ma in un atteggiamento tranquillo e sicuro.
Da una mano ella sostiene il corno dell'abbondanza ;
dall'altra ella sembra esprimere l'ammirazione, la
riconoscenza, la gioia. Tale è questa composizione,
ed io non so il perchè gli antiquarii siano stati di-
scordi sul disegno e sul pensiero. Io credo veder
chiaramente un'adulazione indirizzata a Comodo.
Nerone era eccellente a «'uidare un cocchio di car-
riera. »
Fin qui Addison, del quale ho riportato le pa-
role, perchè oltre l'additare come sia figurata la
Terra, dimostra quanta utilità gli artefici possono
trarre dalle combinazioni dei poeti.
In una medaglia di Giulia Augusta esposta dal
Begero, siede la Terra ammantata posando la de-
stra sopra un globo stellato, poiché del Cielo e
delle Stelle fìngesi madre. Stassi adagiatamente
sotto l'ombra di una palma per dinotare la sua con-
tinua fecondità, essendo questo albero simbolo della
fertilità e della durata. Scorgonsi al di sopra del
suddetto globo sorger le quattro stagioni dell'anno
nel giro delle quali conduce la Terra a maturità
ogni semenza.
Le stagioni sono figurate nei quattro fanciullini,
tutti rivolti verso la Terra; ed il primo di essi,
che rappresenta l'Inverno, ha un manto che gli
pende dagli omeri: gli altri poi sono nudi, ed in
tal guisa appunto sono rappresentati questi pargo-
letti, che figurano le stagioni, nel Museo Passeri