Page 493 - Lezioni di Mitologia;
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Ciò detto libra la bipenne; trema,
E par che pianga di Dodona il legno,
E colle frondi impallidir le ghiande
Vedi e trarre il pallore i lunghi rami,
E dalla piaga della man profana
Scorrere il sangue, come allorché cade,
Vittima immensa innanzi all'ara, il toro:
Tutti stupirò, ed un fra tanti osava
Vietar la colpa e trattener la scure.
Il Tessalo lo mira e: prendi, esclama,
Premio della pietosa anima: il ferro
Dall'albero nell'uom converte, e tronca
Il capo, e poscia nella querce il colpo
Ripete, e allor da mezzo il tronco uscìa
Cotal voce: Dimora in questo legno
Ninfa a Cerere grata, e a te, morendo.
—
Pena, sollievo al mio morir, predico.
Il delitto ei prosegue, e vinta alfine
Dagl'infiniti colpi, e al suol piegata
Per tese funi ruinò la querce,
E col suo peso molto bosco inchina.
Le Driadi sorelle, in vesti negre
Piangendo colla selva il proprio danno,
A Cerer giunte dimandar frementi
D'Eresitton la pena. A lor consente
La dea: col cenno del divino capo
Scosse i campi ove gran messe biondeggia,
E di tormento lacrimabil serto
Ordia; ma chi sopra Eresitton piange?
Lacerarlo tu devi, o Fame, (il Fato
Pon fra Cerere e te discordia invitta)
NiccoLiNi. Lez. di Mit. ecc. tìl