Page 506 - Lezioni di Mitologia;
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La giovinetta intanto
Gli avidi orecchi a tue menzogne apriva;
Né vide più nell'amator celato,
Che spoglie anguine ed omicida artiglio,
Fin che il terror poteo nel cor turbato
Strano eccitar d'atrocità consiglio.
E già un placido sonno
Gli occhi d'Amor chiudea,
Quando alle quete coltri
Perversa il pie volgea.
Apparia nella manca
La lucerna vietata;
Era l'infida e mal secura destra
D'ingiusto ferro armata.
Primi soffrirò ai desiosi sguardi
Sovra l'estrema sponda.
Amor, gli aurei tuoi dardi:
Psiche li tocca appena, e n'è ferita.
Scorge la chioma bionda.
Il volto e l'ali, Amor conosce ed ama;
E cade il ferro, e la lucerna mcauta
Coirardente liquor l'omero impiaga.
Fuggiva il sonno; a lei vergogna e duolo
L'alma pungean. Tu rapido movevi
Per l'aure lievi a volo.
Te ritenne Citerà. Ivi t'accolse
La rosata di Psiche emula antica,
E medicava la pietosa mano
L'offese della tua dolce nimica,
Mentre la sconsolata
Te richiamava la£?rimando invano.