Page 508 - Lezioni di Mitologia;
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Ricusa i cibi, e al giorno
Da Proserpina riede.
Deh qual ti mosse femminil disegno,
Psiche, ad aprir la chiusa urna fatale?
Là dell'ira immortale
Era il più orribil pegno:
Ed ecco un vapor nero
Uscia la cara a te luce togliendo,
E rendea l'alma al mal lasciato impero.
Ma vide Amor dall'alto,
Vide, e pietate il prese:
Sentì l'antica fiamma,
Ed obliò le offese,
E a più beata sorte
La conservò da morte.
E volgea ratto al sommo Olimpo l'ali,
E innanzi al Re, che i maggior Dii governa,
Narrò di Psiche e di se stesso i mali,
E chiedea modo a tanta ira materna.
Impietosiva il gran Tonante, e Imene,
Siccome piacque a Citerea placata,
Obblio versò sulle fraterne pene;
E l'ambrosia celeste Ebe ministra
Dolce a Psiche porgea.
Ella bevve e fu Dea. »
Savigli, Poesie.
' Dalle saette formate in guisa d'amo riconobbi per antico
un Amorino nel cortile del palazzo del cavalier Alessandri, che
mi assicurò reputarlo tale anche il celebre Canova, da cui gli
fu commendato come uno dei più reputati avanzi dell'antica
scultura.