Page 528 - Lezioni di Mitologia;
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invocata espressamente nei lor poemi, il che non
mi sovviene aver fatto gli antichi. A lei parla
Dante allorché dice:
« Mente, che scrivesti ciò ch'io vidi; »
lei chiama il Cantore della Gerusalemme :
« Mente degli anni e dell'ohlio nemica,
Delle cose custode e dispensiera. »
E qui mi conviene osservare un grande avvedi-
mento dell'antichità in supporre le Muse, dee del-
l'arti e delle scienze , figlie della Memoria e della
forza dell'intelletto, adombrata in Giove, giacché
non consistendo cotesto scienze che in combinazioni
d'idee, il lor fondamento é la memoria che quelle
conserva, e fornisce così la materia all'ingegno.
« Ma per tornare al nostro marmo dirò che é
l'unica statua, e forse, più generalmente parlando,
r unica immagine di questa dea. Avea creduto il
Cupero di vederla nel bassorilievo dell'Apoteosi di
Omero in quella figura istessa che abbiamo rico-
nosciuto per Calliope. Lo Scott peraltro 1' esclude
anche egli, e poiché sono dieci le figure femminili
ritratte sul Parnaso in quel monumento, credo che
la decima alla sinistra di Apollo sia piuttosto la
Pizia. Piacemi estremamente questa suo congettu-
ra: aggiungo solamente per avvalorarla che non
tiene già in mano, come apparisce dalle statue fì-
nor pubblicate, un volume, ma piuttosto un disco