Page 537 - Lezioni di Mitologia;
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Suole essere velata in modo che il peplo dall'occi-
pite cadente sulle spalle e sulla schiena, copra parte
della sua corona murale.
Nei monumenti figurati la dea ora regge colla
sinistra il timpano, mentre lo percote colla destra
armata di un plettro a più sferze, che invece di
nodi hanno di quegli ossi, che tali si dicono: ora
il timpano le rimane appoggiato sul ginocchio, e la
mano sinistra riposata sul cerchio, la destra sulla
coscia, ovvero sul bracciale del trono. Questo ultimo
modo è il più frequente, come il più dignitoso, e
probabilmente da Fidia prescelto.
In un'ara riprodotta dal Muratori la figura della
dea si trova seduta sopra uno scoglio appiè d'un
pino. Rade volte tiene nella sinistra un'asta, attri-
buto di risorsa per non lasciare la mano oziosa.
Vi è ancora qualche monumento dove non altro
porta sul braccio sinistro che un cornucopie, il tim-
pano accostato al trono, e dove in luogo del tim-
pano sostiene sulla sinistra un globo come padrona
dell'universo. I leoni sogliono sedere per terra a
guisa di satelliti, uno a destra, uno a sinistra del
trono. Altre volte tirano il carro sul quale è col-
locata la dea. Comunemente allora sono due, e cam-
minano a lento passo, senza briglie come nell'ara
pubblicata da Zoega ; talvolta corrono con velocità,
la dea stessa governandone le redini.
Havvi delle medaglie ove quattro leoni attaccati
al suo cocchio or lentamente lo tirano, ora a pieno
salto si sollevano. Vi è ancora ove la dea rimane
assisa sulla schiena di un leone, come nel quadro