Page 540 - Lezioni di Mitologia;
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              Pittorica, quanto lo è dell'Antiquaria pel suo Saggio
              sulla lingua etrusca.


                 « Entro veloce legno,
                    Tenuto già per alto mar viaggio,
                   Pien di caldo desire   il giovin Ati
                   Rapidamente corse al frigio bosco,
                   E al loco giunse tenebroso e fosco
                    Sacro alla frigia Dea,
                   Di spesse, annose piante intorno cinto,
                   U' da rabbioso alto furor sospinto,
                    Tratto fuor di sua mente.
                    Con selce  si sanò dura e tagliente.
                 Dunque come piuttosto ella s'accorse
                    Della cangiata sua forma nativa
                    (E già di fresco sangue, ovunque corse.
                   Tingendo   il suolo e imporporando giva)
                    Tosto le bianche man di neve porse
                    Al tuo lieve timballo, o frigia Diva,
                    Che di tromba   ti tien luogo, e con cui
                    Consacri, o madre,   i sacerdoti tui:
                    E le terga del tauro
                    Piegate in cavo timpano

                    Coi schietti  diti teneri
                    Percotendo a gran furia,
                    In voce ebrifestante
                    Alle compagne prese a dir tremante:
                    Per l'erto calle
                    Gitene, o Galle
                    Tutte di schiera,
                    Tutte alla nera
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