Page 538 - Lezioni di Mitologia;
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da Plinio celebrato Nicomaco la dipinse. Tale è
l'unione tra Cibele e il leone, che talvolta la sola
figura di questo in medaglie, ed anche la sola testa,
simbolo comparisca del suo culto.
Il compagno di Cibele suo ministro e favorito,
è il frigio eunuco Ati, il quale nel marmo pubbli-
cato da Zoega scorgesi incontro il cocchio della
dea quasi all'ombra di un pino, al cui tronco egli
si appoggia. L'abbigliamento di esso da quello degli
altri Frigii si distingue per quel sottabito angusto,
che in un formando tunica e calzari, tutta la per-
sona dai polsi delle mani ricopre sino alle noci dei
piedi, e sino dentro le scarpe, e che di taglio aperto
a riprese, con bottoncini astretto alle membra, fa
travedere interrottamente il nudo delle gambe, delle
cosce e parte ancora del ventre. Non è però co-
stante siffatto costume ; vi sono dei monumenti ove
veste al consueto dei Frigii una tunica con mani-
che succinta, talvolta ancora con doppia cintura e
dei calzari lunghi. La clamide ora la porta, ora
n'è senza.
Nel marmo, dice Zoega, sembra che siasi voluto
alludere all' occultazione di Ati , e che Cibele ne
vada in cerca risuonar facendo le selve del fragore
del timpano: il giovine ritirato sotto il pino porta
la destra mano alla guancia come chi finge di na-
scondersi , nella sinistra tenendo il timpano solle-
vato quasi per indicare che col tempo farà ritorno
alla servitù dell'antica padrona. Fra i rami dell'al-
l'albero siede un gallo destinato forse a palesare il
nascondiglio del fuggitivo. Il pedo, cioè un bastone