Page 55 - Lezioni di Mitologia;
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Quasi a seguir del lor Signor la sorte,
Tristo pegno di fé, mescono il sangue
Quattro destrier d'alta cervice, e quattro
Fidi suoi cani: e ciò bastasse! Ah ch'entro
L'alma d'Achille anco pietade è atroce!
Stavan le traccia dietro il tergo avvinti
Dodici Troi presso la bara: il fero
Va coU'acciar di gola in gola, e tutti
Sul feretro gli stende, indi mettendo
Alto di tetra gioia orrido strido:
— Patroclo, esclama, questo sangne accogli
Di cui t' inondo : esso è de' Teucri il sangue
Che giurai d' immolarti ; il voto io compio,
Godi del dono mio; s'Ettor vi manca
Non ti lagnar; peggio è per lui, che a pasto
—
Del foco no, ma de' miei cani il serbo.
Fallace voto del furor: dall'alto
Veorliano uniti in sull'Ettorea salma
Venere e Febo: ella il bel corpo inonda
D'ambrosio odor che delle fere edaci
GÌ' impeti affrena, e inviolato il rende
Del cocchio ostile al trascinar; lo copre
D' intorno Apollo d'azzurrina nube
Che gli fa velo incontro al Sole, e scudo
Ai strali penetrevoli cocenti.
Ma il rogo è acceso: l'agitabil vento
Manca alla fiamma: ad alta voce Achille
Borea e Zefiro implora, e lor promette
Sacrifizio gradito; essi a quel grido
Corrono ufìzìosi, e di lor possa
Tutta investon la pira; ale rugghianti