Page 60 - Lezioni di Mitologia;
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                Oltre l'esser nei capistrada delle  città, nelle vie
             maestre  , nei circhi  , negli stadj  ,  si vedevano pure
             nei teatri.  Il primo che  ivi sorgeva dalla parte de-
             stra sacro era al dio che    si onorava cogli spetta-
             coli;  l'altro, alla sinistra collocato, consacravasi ad
             Apollo, ovvero a Bacco, secondo che una comme-
             dia    una tragedia veniva rappresentata.
                Quando l'ultima    viltà e la tremante adulazione
              pose  gl'imperatori  romani nel numero degli     Dei,
             ebbero ancor essi   altari,  e più dei numi, non per-
             chè tutti  gli  credessero  ascritti  al concilio dei ce-
             lesti, ma perchè gli schiavi   temerono mai sempre
             più  i tiranni che la divinità.
                Esiste ancora in Narbona l'ara dedicata ad Au-
              gusto, e  di molte  iscrizioni la memoria non    ci è
              stata invidiata dal tempo.
                Di due are massime, così dette dalla venerazione
              in cui erano tenute e dalla loro altezza, troviamo
              fatta menzione nell'antichità:  la prima,  elevata fu
              per  onorar  Giove  in Olimpia; la seconda     edificò
              Ercole dopo la morte   di Caco,

                   « Che sotto   il sasso  di monte Aventino
                     Di sangue fece spesse volte laco.
                   Onde cessar le sue opere bieco
                     Sotto la mazza di Ercole, che forse
                     Gliene die cento, e non sentì le diece.    »


                Quest'ara, opera di quelle mani onde fu la terra
              vendicata e difesa, era in Roma nel     Foro Boario
              presso la porta Carmentale.
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