Page 65 - Lezioni di Mitologia;
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        fragìo gettava nella loro terra. Umani sacrifìzj pure
        disonoravano gli Spartani, finché Licurgo, come Plu-
        tarco  ha  lasciato  scritto, non vietò così barbaro
        costume. Volete di più? Udite come Cicerone rim-
        provera ai Galli questo costume nella sua Orazione
        in difesa di Fonteio. Egli dice, volendo dimostrare
        la poca fede dei loro giuramenti:  « Cosa volete che
        vi sia di santo e di religioso per coloro  i quali, se
        qualche volta dal terrore guidati, giudicano doversi
        onorar gli Dei immortali, con umane ostie ne       fu-
        nestano  i templi e gli altari? Onde nemmeno ono-
        rar possono la religione, se prima violata non l'han-
        no con qualche delitto. Chi fra voi ignora che così
        barbara e mostruosa usanza si mantiene presso loro
        ancora ai dì nostri ? Laonde quale reputate voi che
        esser possa la fede di chi  i numi crede doversi pla-
        care colle colpe e col   sangue  dei mortali! Aspet-
        terassi da costoro  pietà, e moderazione?   »
          Dopo   il discorso del principe degli Oratori, l'ac-
        cennato parere non può considerarsi che come un
        sogno, e non è senno né lode combatter       coli' om-
        bra.
          Abuserei   colla  vostra indulgenza   se non rime-
        diassi colla brevità alla noia che in voi deve pro-
        durre l'aridità di queste  ricerche. Seneca   intanto,
        coi suoi versi immaginosi, vi sarà di sollievo.


             IL SACRIFICIO  DI ASTIANATTE E POLISSENA.

          Fra le troiane mura eccelsa torre
             Sorgeva un   dì sulla superba altezza,
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