Page 565 - Lezioni di Mitologia;
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               O donzella, a notar fra poco imparo;
               Se navigando col suo legno arriva
               Qualche straniero in questo   lido, allora
               Saprò qual sia piacer starsi nel mare:
               Vieni fuor, Galatea, tornar  ti scorda
               A casa, come io fo su questo duro
               Sasso assiso: paschiam   l' agnello insieme,
               Meco mungi, o rappiglia    il latte.   madre.
               Tu sol m'iugiurii, di te sol mi dolgo:
               Punto bene di me    ti disse, e magro,
               Sottil mi vede ogni  dì più. Se dico
               Che capo e piedi gran pena mi cruccia
               Onde  si dolga al mio dolor, risponde:

                  Ciclope,   Ciclope, ove. volasti
               Colla tua testa? se tesser canestri
               Tu volessi e cercar tenere frondi
              Per r agnelletto, assai più senno avresti!
              Mungi agnella presente: e perchè segui
              Chi  ti fugge? altra Galatea potrai
              Trovarti,  e forse d'essa ancor più bella.
               Nella notte scherzar molte fanciulle
               Chiedono meco, e ridon tutte allora
               Che compiacere a lor desìo m'infìngo.
               Anch'io su terra fo la mia figura. —

               Colle Muse così l'amor pasceva
               Polifemo, e miglior vita traea
               Che se dato invidioso oro   gli avesse.
                                             Teocrito, IdiUii.





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