Page 568 - Lezioni di Mitologia;
P. 568
556
dorè del sole e il fuoco dei sacrifizii dovea seccare
questo altare e ridurlo insensibilmente in polvere,
si riparava tutti gli anni nell'equinozio di prima-
vera, che cadeva dell'anno Olimpico nell'ultimo
mese.
Abbastanza dei Dattili. Seguitiamo adesso il si-
gnor Fréret nell'altre sue ricerche sui Telchini. Noi
dobbiamo, egli dice, rigettare egualmente le due
tradizioni opposte che facevano i Telchini padri o
figli dei Dattili Idei. Questi nomi, come quelli di
Coribanti e di Cureti, non erano nomi di popoli o
di famiglie, ma semplici epiteti.
Dalla più leggera attenzione su ciò che signifi-
cava la parola di Telchini sarebbero stati i critici
disingannati. Questo nome significa guarire, rad-
dolcire il dolore. Non ostante col tempo questo nome
divenne ingiurioso, e sinonimo di demonio, d'm-
cantatore. I Telchini con tutto ciò avevano parti-
giani, che consideravano queste imputazioni come
conseguenze dell'invidia prodotta dal merito delle
loro scoperte.
Secondo Diodoro fu loro affidata l'educazione di
Nettuno, e chiamati furono figli del mare: lo che
mostra la loro perizia nella navigazione. Né minor
vanto aveva la loro abilità nella metallurgia: èglino
(era fama) avevano fabbricata la falce di cui Rea
armò Saturno, e il tridente di Nettuno.
Probabilmente eglino impararono nell'isola di Ci-
pro celebrata per le sue miniere, l'arte di lavorare
il ferro e il rame dagli abitanti, che seppero i primi
mettere in opera questo secondo metallo. Benché