Page 594 - Lezioni di Mitologia;
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                quale la chioma ed anche   il vestiario si confoiinano
                all'uso di Giove.
                  Il basso rilievo Ostiense, ora al Museo Pio de-
                mentino, è  il solo marmo, come osserva Zoega, ove
                sotto  il pallio quel  dio  porti la tunica: in ciò da
                Giove diverso, ed accostantesi al costume di Sera-
                pide,  di cui però non ha in testa   il medio, come
                per inavvertenza, già da Visconti notata, asserisce
                Winkelmann; ma ha la chioma        legata con benda
                ad uso  di Giove,
                  Col capo velato lo veggiamo in una delle pitture
               del sepolcro dei Nasoni illustrate   dal Bellori, ove
               Visconti ha creduto    di riconoscere Saturno, quan-
               tunque   il velo, come distintivo,  niun antico scul-
               tore  gli assegni. Assai  di Plutone.
                  Nessun reo è assoluto davanti      al tribunale  in-
               terno  della  Coscienza:   onde  col ferro, o  coli' oro
               poterono  gli empii comprare    il silenzio delle leggi
               e non quello dei rimorsi. Gli antichi, che erigevano
               in divinità le fantasie della mente ed    i sentimenti
               del core,  fecero dei  rimorsi  altrettante dee che   i
               Latini dissero Furie, ed  i Greci Erinni per lo stesso
               motivo, giacché loro   si attribuiva  il furore che a-
               gitava gli scellerati. Eumenidi furono chiamate da
               Oreste, perchè col consiglio di Pallade potè in Argo

               placarle. Licofrone ed Eschilo fanno le Furie figlie
               della Notte. Orfeo loro dà per genitori Proserpina
               e Plutone; Esiodo nella Teogonia      le vuol nate dal
               sangue  di Saturno, quantunque nel suo libro      inti-
               tolato L'opera ed   i Giorni dia   loro per madre la
               Rissa. Abitano, secondo Virgilio, nel vestibolo    del-
               l'Inferno con  altra compagnia    di loro ben degna.
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