Page 599 - Lezioni di Mitologia;
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           Raccontano che alla prima apparizione di queste
        Dee, quando elleno levaron di cervello Oreste, egli
        le vide tutte nere,   che  alla seconda apparizione  ,
        dopo che egli   si fu  tagliato  il  dito, le vide tutte
        bianche, ed allora ricuperò la ragione, e che per-
        ciò onde placarle, egli onorò le prime, come si usa
        coll'ombre de' morti, ma che sacrificò alle seconde.
        Ed ancora    ai tempi  di Pausania   in memoria del
        narrato avvenimento credono di poter sacrificare a
        queste Dee, ed   alle Grazie ad un tempo. Dante cosi
        descrive le Furie.


           « Ove in un punto vidi dritte ratto
             Tre furie infernal di sangue tinte,
             Che membra femminili aveano ed atto,
           E con idre verdissime eran cinte:
             Serpentelli e ceraste avean per crine,
             Onde le fiere tempie eran avvinte.
           E quei, che ben conobbe le meschine
             Della regina  dell' eterno pianto.
             Guarda, mi disse,   le feroci Erine.
           Questa è Megera dal sinistro canto:
             Quella, che piange dal destro, è Aletto:
             Tesifone è nel mezzo: e tacque a tanto.
           Coir unghie  si fendea ciascuna  il petto;
             Batteansi a palme, e gridavan     sì alto,
             Ch'i mi strinsi al Poeta per sospetto.    »
                            Inferno^ canto ix, v. 37 e segg.

           Le Parche   furono tre  sorelle così concordi che
        mai fra loro vi fu  lite. Esiodo lasciò scritto  nella
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