Page 600 - Lezioni di Mitologia;
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Teogonia che Giove e Temide n'erano i genitori.
Non ostante in un altro luogo dell'opera stessa dis-
sente, facendole figlie della Notte, qualora per Par-
che in quel caso non abbia voluto accennar gli
umani destini. Altri ascrivono la loro origine alla
necessità, o all'informe materia che generò Pane
con gli altri Dei. Licofrone finalmente ne fa geni-
tore il mare.
I nomi delle Parche furono varii , come scrìve
Pausania nel suo Viaggio neW Attica. Venere Ce-
leste, secondo esso, è la più antica, e la Fortuna
è la più potente. Ma comunemente i loro nomi sono
Atropo, Lachesi e Cleto. Questa divisione loro dà
il tempo, secondo Aristotile, che si divide in pas-
sato, presente, avvenire. Atropo, che vuol dire im-
mutabile, riguarda il passato; Lachesi, che significa
sorte, riguarda l'avvenire; Cloto che vien da z^w^stv,
filare, pensa al presente. Quindi Cloto, ch'era la più
giovane delle sorelle , avea cura di presedere al
punto nel quale si nasce, e di tener la conocchia:
Lachesi filava tutti gli avvenimenti della nostra
vita; ed Atropo, la più matura di tutte, tagliava
colle forbici il filo.
I Mitologi loro assegnano ancora dell'altre fun-
zioni. Ministre del Fato , dettano una le nostre
sorti, l'altra le scrive, l'ultima le eseguisce. Altri
fanno scrivere le Parche sotto la dettatura di Plu-
tone. L'opinione più comune è che il Fato, il quale
comandava a Giove, ed agli altri Dei, sia pure di
esse il padrone.
Platone fa vedere queste tre dee nel mezzo delle