Page 601 - Lezioni di Mitologia;
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sfere celesti con abiti bianchi coperti di stelle, co-
ronate il capo, ed assise sopra troni risplendenti di
luce, dove accordano la loro voce col canto delle
sirene. Ivi, die' egli, Lachesi canta le cose passate,
Cleto quelle che avvengono alla giornata, ed Atropo
quelle che avverranno un giorno,
Pausania ci ragiona di alcuni templi, che ave-
vano nella Grecia: i Lacedemoni ne avevano eretto
uno in una loro città vicino al sepolcro di Oreste,
ed i Sicionii gliene aveano dedicato un altro in un
bosco sacro, dove onoravano le Parche collo stesso
culto delle Furie, vale a dire che loro sacrificavano
pecore nere.
Nella città di Olimpia vi era un altare consacrato
a Giove conduttore delle Parche, vicino al quale ne
avevano un altro queste dee.
In una statua di Teocosmo, nella quale lavorò
ancora Fidia, le Parche , insieme coli' Ore , erano
nella testa del nominato Dio.
Yicino al 'sepolcro di Eteocle e Polinice stava
scolpita una delle tre Parche, cui Pausania assegna
un'aria feroce, gran denti, mani adunche; insomma
sembianze più terribili di una fiera, per additare
il terribile destino di quei due fratelli nati al de-
litto.
Ma generalmente però, osserva Winkelmann, che
le Parche, le quali da Catullo vengonci descritte
quali vecchie e schifose , con membra tremanti
grinze nel volto e truci nello sguardo, sono tutto
all'opposto negli antichi monumenti. Esse trovansi
generalmente espresse nella morte di Meleagro , e