Page 675 - Lezioni di Mitologia;
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colo di Anfìarao nell'antro e divino. Ivi è la ve-
rità in bianca veste, ivi la porta dei sogni, poiché
di sonno hanno bisogno quelli che interrogano l'ora-
colo , e lo stesso sonno è dipinto con faccia tran-
quilla, ed ha una veste bianca sopra una nera, poi-
ché è di suo dominio la notte e il giorno. Tiene
ancora un corno nelle mani, come quello che è so-
i sogni per la vera porta. —
lito di condurci
AGAMENNONE.
— Questi sparsi in qua e in là per la stanza del
convito , il sangue mescolato col vino , questi che
spirano sulla mensa, questo nappo rovesciato dal
calcio di un uomo che gli palpita accanto, questa
fanciulla profetessa vestita colla stola, che riguarda
la scure che cadrà sopra lei, tutto ciò rappresenta
il modo, nel quale, ritornando da Troia, fu ricevuto
da Clitennestra Agamennone, cosi ebro, che lo stesso
Egisto non ha temuto di osare tanto delitto. Cli-
tennestra poi, coir insidia del peplo chiuso circon-
dando Agamennone , lo percosse con questa dop-
pia scure , colla quale gli alberi più grandi si ta-
glierebbero.
Se noi riguardassimo ciò come un atto di tra-
gedia, grandi cose in poco spazio di tempo sareb-
bero state con gran compassione rappresentate; ma
in questa pittura ancor più ne vedrete. Guardate
dunque: le fiaccole sono ministre della luce, perchè
ciò successe di notte: i nappi ove il vino spumava
risplendono più che il fuoco, essendo d'oro : le tavole