Page 675 - Lezioni di Mitologia;
P. 675

663
        colo di Anfìarao  nell'antro e divino. Ivi è   la ve-
        rità in bianca veste,  ivi la porta dei sogni, poiché
        di sonno hanno bisogno quelli che interrogano l'ora-
        colo  ,  e lo stesso sonno è dipinto con faccia  tran-
        quilla, ed ha una veste bianca sopra una nera, poi-
        ché è di suo dominio la     notte e  il giorno. Tiene
        ancora un corno nelle mani, come quello che è so-
                         i sogni per la vera porta. —
        lito  di condurci

                            AGAMENNONE.


          — Questi sparsi in qua e in là per la stanza del
        convito  ,  il sangue mescolato col vino  , questi che
        spirano sulla mensa, questo nappo rovesciato      dal
        calcio  di un uomo che   gli palpita accanto, questa
       fanciulla profetessa vestita colla stola, che riguarda
       la scure che cadrà sopra lei, tutto ciò rappresenta
       il modo, nel quale, ritornando da Troia, fu ricevuto
       da Clitennestra Agamennone, cosi ebro, che lo stesso
       Egisto non ha temuto      di osare tanto  delitto.  Cli-
       tennestra poi, coir insidia del peplo chiuso circon-
       dando Agamennone     , lo percosse   con questa dop-
       pia scure  , colla quale  gli alberi più grandi  si ta-
        glierebbero.
          Se noi riguardassimo ciò come un atto       di  tra-
       gedia, grandi cose in poco spazio     di tempo sareb-
       bero state con gran compassione rappresentate; ma
       in questa pittura ancor    più ne  vedrete. Guardate
       dunque:   le fiaccole sono ministre della luce, perchè
        ciò successe di notte:  i nappi ove  il vino spumava
       risplendono più che il fuoco, essendo d'oro : le tavole
   670   671   672   673   674   675   676   677   678   679   680