Page 698 - Lezioni di Mitologia;
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ha osservato l'Havercampo, e al rovescio una Musa
che suona la cetra retta da una colonna, ed è pro-
habilmente Erato; secondo il Begero però è Clio.
La quarta è la Musa Urania: ha un astro presso
il capo nell'area del dritto, e nel rovescio accenna
col radio i circoli segnati su del globo che vien
sostentato da una specie di tripode. La quinta mo-
neta rappresenta una Musa senza verun simbolo, colla
destra involta nel manto, e dalla parte del dritto
è una corona d'alloro nell'area. Questa, secondo
me, è Polinnia; Erato, secondo il Begero. La lau-
rea, propria di tutte le Muse, è qui data a Polin-
nia, perchè appunto senza particolar distintivo suole
negli antichi monumenti effigiarsi. La sesta moneta
ci dà evidentemente Talia, e lo dimostra l'aratro
eh' è nell'area, emblema dell'Agricoltura a cui pre-
siede, dagli eruditi non osservato, egualmente che
la maschera comica che ella sostiene. La clava e
la maschera tragica fanno ravvisare nel settimo tipo
Melpomene, Euterpe detta dal Begero, la quale ha
lo scettro dietro la testa nell'area del dritto, che
troppo ben si compete alla musa della Tragedia, e
che si dà agli attori tragici dallo stesso Polluce.
L'ottava moneta ci presenta Tersicore musa della
Lira, propriamente detta, la cui origine si vede in-
dicata nella testuggine espressa nell'area del drit-
to, mentre al rovescio è rappresentata questa dea
della Lirica in atto di suonare il suo favorito istru-
mento. È detta dal Begero Melpomene, ovvero Po-
linnia. L'ultima è la musa Euterpe, chiamata Ter-
sicore dal Begero, con due tibie decussate nell'area