Page 700 - Lezioni di Mitologia;
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difficile a veruno: di Bacco ancora yi sono innu*
merabili forme in che può esser ritratto, delle quali
se alcuno arriva alla minima, ha fatto lo dio, poi-
ché i corimbi tessuti in serto sono indizio di Bac-
co, ancora che l'opera sia inetta, e il corno nato
nelle tempie accusa Bacco, e pure la ^ardalide, o
pelle di pantera, è manifesto segno dello dio. Ma
qui Bacco non è dipinto con altro simbolo che con
quello dell'Amore. Poiché la florida veste , i tirsi
e la nebride, come inopportuni in questa circostanza,
son rigettati.
Né le Baccanti si servono di cimbali , né i Sa-
tiri di tibie presentemente che lo stesso Pane frena
il suo saltare perchè non turbi il sonno della fan-
ciulla.
Bacco vestito di porpora, coronato di rose, si
accosta ad Arianna, ehro di Amore, come dice Ana-
creonte di quelli che amano smisuratamente.
Teseo poi ama, ma il fumo di Atene, e può dirsi
che Arianna non abbia conosciuta, né innanzi , né
dopo, e che si sia dimenticato del Laberinto e del
motivo per cui navigò in Creta: tanto egli riguarda
quelle cose che sono innanzi la prora.
Rimira anche Arianna, o piuttosto il sonno di
lei. Il petto è nudo fino al bellico: supino il collo
e delicata la gola: il fianco destro é tutto scoperto,
l'altra mano giace nella veste perché il vento non
sveli niente onde si vergogni. Che soave respiro ,
o .Bacco! tu baciandola, ne dirai se sappia di pomi
—
o di vite.