Page 739 - Lezioni di Mitologia;
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             Mira  il lion eh' io riconosco  ; ah spesso
             Sulle ginocchia mie lieta lo pose
             Armonia, e quindi le porgeva     il petto.
             Spettator di tue glorie  il figlio cerchi,
             Misero!  e come   il chiamerò se l'alzi
             Con le tue mani?    il tuo lion rimira,
             Riconosci  il tuo  figlio.  Il premio è questo
             Che rendi, o Bacco, a chi nutriati? Illustri
             Doni mi diede alle divine nozze
             D'Armonia Giove, e degni eran di Marte
             E  di Vener Celeste!   Il mar nasconde

             Ino, e la chiesta maestà del tuono
             Arse Semele: piange Autonoe      il  figlio
             Cervo. Di loro, ahi più misera! uccise
             L'unico  figlio Agave. Esul d'Atene
             Erra  il mio Polidoro. Ed   io non solo
             E a chi fugga non so, che Penteo è morto,
             Polidoro smarrito. A qual m'accolga
             Peregrina città? Montagna infame
             Del Citerone, tu togliesti a Cadmo
             I due conforti della sua vecchiezza:
             Hai Penteo morto, ed Atteon nascondi. —

             Sì diceva, e di lacrime un torrente
             Di Citerone la canuta fronte
             Bagnò:   le ninfe dier  flebile grido,
             E non senza rossor venera Bacco
             La maestà dell'infelice volto.
             Onde col riso   si confonda  il duolo.
              Ad Agave cangiò la mente,     e saggia
             La  fé perchè piangesse. Ella rivolse
             Gli occhi increduli, e sta muta gran tempo.
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