Page 775 - Lezioni di Mitologia;
P. 775
763
L'Arabia soccorre Licurgo e lo libera onde porlo
fra gì' immortali , e sacrificargli come ad un dio :
ma Giove, onde togliere questo esempio, acceca il
re feroce, che non può riconoscere il suo cammino.
Intanto le Nereidi, o le ninfe del Mar Rosso, si
occupavano di Bacco fra le loro acque, e gareg-
giavano neir accarezzarlo. Melicerta ed Ino suoi
parenti divinità marine gli sono liberali d' ogni
,
,
cura, mentre che i Satiri lo cercano e lo piangono
sopra la terra. Scolmo finalmente viene a conso-
larli, e gli annunzia il ritorno del loro capo.
Questo inviato avea corna a guisa di luna, e
una veste di pelle di becco. Deriade disprezza l'ar-
mata di Bacco, e si prepara a combattere. Rin-
nuova contro il nume le prime minacele, e rimanda
il suo araldo. Gli dice che se vuol rivolgere i suoi
passi verso la Battriana vi troverà il dio Mitra,
e in Persia Tassino Fetonte. Quanto a lui ricusa
i suoi doni e il suo vino, e non vuol bere che le
acque dell'Idaspe. L'Acqua e la Terra, queste sono,
egli dice, le mie sole divinità. Porta queste rispo-
ste a Bacco, dice Deriade, ed annunziagli che io
l'aspetto.
Intanto la gioia pel ritorno di Bacco occupava
i Satiri e le Baccanti.
Proteo gli aveva già manifestato ciò ch'era suc-
cesso nella sua assenza : l' accecamento di Licurgo
e la metamorfosi di Ambrosia già collocata fra le
stelle. L'araldo ritorna, e gli arreca la risposta di
Deriade, onde lo dio rivolge il suo carro verso
l'Oriente.