Page 809 - Lezioni di Mitologia;
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poeti. Che se gli Arcadi ingentilirono il loro Pan
in qualche medaglia, facendolo di coscie e gambe
e piedi d'uomo , non par che fossero molto se-
guitati.
Rimangono dunque esclusi dai Baccanali, sog-
giunge il chiarissimo autore, si mostruose deità, e
non restano che i Satiri e i Sileni, e con questa
compagnia nell'Isola di Nasso è dipinto Bacco dal
dottissimo Catullo.
Ma come erano i Satiri, come i Sileni? Io non
voglio guidarvi a traverso d'erudite ricerche inu-
tili per voi, e mi limito solo a darvene il resultato
reso evidente dal criterio del mentovato Lanzi, uno
dei più grandi antiquarii dei nostri tempi. I Satiri
erano di figura umana, somiglianti al cavallo solo
nella coda e nelle orecchie acute, alle quali, se al-
cuna cosa si aggiunge d'ircino, par fosse per fan-
tasia di artefice e di poeta. Nonno attesta l'opinione
esposta con questi versi , così elegantemente dal
Lanzi tradotti:
« Doppia punta di corna in cima acute
Sopra le tempie in fronte a ognan sorgea*.
Raro capello la sopposta cute
Mirato obliquamente distinguea,
E tese orecchie sulle gote irsute
Quando moveano il pie l'aura sbattea;
E dal dorso e dai fianchi, avvolta ad uso
Di cavalli, scorrea la coda in giuso. »
I Sileni , secondo il più comune sistema greco