Page 814 - Lezioni di Mitologia;
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trati, quando tal divisione, che non può avere altro
oggetto fuori del comodo degli artisti e della no-
menclatura antiquaria, vogliono derivata dall' idee
degli antichi, e censurano con poca esattezza quei
Classici che non l'hanno osservata. Per far cadere
affatto simile opinione hasta riflettere che si trovano
immagini di lavoro greco e di remota antichità di
tutti i divisati generi di Baccanti: eppur sappiamo
che i Greci non conobbero giammai i Fauni, ma
col nome di Satiri e di Sileni chiamarono promi-
scuamente i seguaci di Bacco. Non è però che tal-
volta non distinguessero ancora i Greci i caratteri
individuali di vari numi di simil genere , e forse
niuna più solenne distinzione conobbero di quella
di Pane e di Sileno. Il primo in sembianze semi-
caprine fu comunemente effigiato : diedero al secondo
una fronte calva , un naso schiacciato, una lunga
barba, un petto irsuto, una statura bassa e corpu-
lenta. Riconoscevano in Pane una delle più anti-
che divinità d'Arcadia e dei pastori, in Sileno l'aio,
il compagno, il duce di Bacco. Tutti i Classici sono
conformi ne' due accennati caratteri, e niuna descri-
zione è più viva di quella che fa di loro Luciano,
additandoceli alla testa delle armate conquistatrici
dell' Indie con queste parole : Due comandavano
l'esercito sotto del nume: un basso, vecchio, gras-
sotto, panciuto, con naso simo a con grandi orec-
chie, tutto tremante ; un altro , uomo mostruoso ,
dal mezzo in giù simile a capro, di gambe peloso,
con corna, barba lunga, e stizzoso. Questi due ri-
tratti di Sileno o di Pan servono per farceli rico-