Page 812 - Lezioni di Mitologia;
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Nel Fauno l'artista diretto dal poeta dovea mettere
più del capro, nel Satiro più del cavallo, e la coda
cavallina è più piena molto e sfilata della caprigna.
Il volto nel Satiro è d'incerta e varia iisonomia.
Quello del Fauno parmi più uniforme: lo distingue
un non so che di lieto e di semplice , come nei
villanelli un riso innocente, qual piacque più volte
a Correggio d'imitare nelle sue pitture: due tuber-
coli talvolta sotto il mento, quali nascono nel ge-
nere caprigno, e spesso simboli adattati alla pro-
fessione di campagna. Invéce di spoglie di lince a
lui conviensi pelle di capra o di pecora; in luogo
di tirsi e di flauti il ricurvo baston pastorale detto
pedo, e la sampogna; e dove il Satiro è ornato di
ellera, egli ha spesso corona e rami di pino: si
aggiunge talora un carico di frutte e di spighe.
Tra i libri degli antiquarii il Lanzi non ha tro-
vato alcuno che il vero ed antico sistema greco
rischiari prima del Museo dementino, onde io credo
farvi cosa grata inserendo nel mio discorso la de-
scrizione, che di un Fauno del Museo dementino
ha data Visconti. Neil' altre Lezioni unirò tutti i
monumenti Bacchici, onde io spero che raddoppie-
rete la vostra attenzione , perchè in tal guisa la
maggior parte dei bassirilievi antichi, che alle so-
lennità dello dio sono relativi, sarà da voi intesa e
gustata. Nulla senza l'istoria e la mitologia dicono
le figure: e voi non potete portare alcun giudizio
sulla composizione, sulla convenienza, sulle attitu-
dini delle figure, se vi accostate all'antico digiuni
di queste cognizioni , delle quali vi scongiuro a