Page 844 - Lezioni di Mitologia;
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barbato, ma per tale confermanla quelle circostanze
che più debbono rilevarsi nel simulacro proposto.
La sua nicchia era sostenuta da quattro statue mu-
liebri, e un simile accompagnamento avea il Bacco
vestito di Sicione. Il numero di quattro corrisponde
alla tradizione dell'anonimo, che assegna quattro
donne al Nume tebano. La sola circostanza con-
traria sarebbe l'epigrafe. Ma qual peso potrà avere
quando contrasta coll'evidenza del soggetto? Il Net-
tuno equestre in Atene avea un'iscrizione che gli
dava un altro nome, ma che non trattenne Pau-
sania dal riconoscerlo per Nettuno; le iscrizioni
erano fallaci ai simulacri delle Pretidi in Sicione,
e a quelli stessi di Temistocle e di Milziade in
Atene. La statua di Oreste nell'Ereo, se si leggeva
l'epigrafe, dovea dirsi rappresentare Ottaviano Au-
gusto. E non trovansi delle immagini simili con
iscrizioni contradditorie? La stessa testa che nel
Campidoglio ha il nome greco di Pindaro, nel Mu-
seo Clementine ha quello di Sofocle. Il bassorilievo
di tre figure, che in Villa Pinciana ha i nomi an-
tichi di Anfione, di Zeto, di Antiope, in una replica
a Napoli ha quello di Orfeo, di Euridice, di Mer-
curio. Se dunque le false epigrafi non impedivano
i Greci antiquarii di decidere sui migHori indizii
del vero soggetto delle immagini, non devon essere
d'ostacolo neppure a noi per determinarci contro
l'epigrafe, quantunque antica, sui più forti ed evi-
denti. E se il soggetto della nostra statua è cer-
tamente un Bacco barbato, come lo provano tanti
simili e non equivoci monumenti , l' iscrizione che