Page 841 - Lezioni di Mitologia;
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della sua fìsonomia sono puramente ideali: naso
greco e quadrato, sopraciglio rilevato e tagliente.
Insomma è il ritratto stesso assai ovvio nell'antica
scultura, che a Platone dai nostri maggiori solea
attribuirsi, e che vedesi ripetuto su di tanti ermi.
I capelli più della barba acconciamente distribuiti
gli cadono in parte su d'ambe le spalle divisi
in due lunghe e ben pettinate ciocche; la mag-
gior parte rimane femìnilmente raccolta sul collo
e stretta da un'alta benda che gli circonda la
testa. La molezza e la grandiosità dell'abito cor-
risponde al lusso della sua capigliera. È vestito
di una larga tunica sovrabbondante ancora in
lunghezza a foggia delle teatrali, composta di sot-
ti! drappo , forse di bisso pieghettato minuta-
mente: è poi avvolto in un pallio del pari ampio
e magnifico, che tutta la figura circonda e copre,
lasciando fuori soltanto il destro braccio , che
da quel che rimane d' antico apparisce sollevato
in alto. Il manco è posato sul fianco , e resta
avvolto affatto nel manto istesso , il quale forma
sul petto un doppio ravvolgimento, ed ha nelle sue
falde segnato in greche lettere Sardanapalo. Tanto
è bastato perchè da alcuni si riconoscesse nel simu-
lacro il lussurioso re di Nini ve: e ben sembrava con-
veniente al soggetto e il maestoso portamento e
il grandioso vestiario e la coltura della chioma
quasi donnesca. Cresceva nel volgo l'evidenza del-
l'opinione, perchè la statua trovata nei ruderi d'una
Villa Tosculana, era situata in una nicchia che veniva
da quattro feminili statue sorretta, le quali a guisa