Page 842 - Lezioni di Mitologia;
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di Cariatidi facevan le veci di colonne, e tal com-
pagnia era ben conveniente al costume di quel
voluttuosissimo re. Feriva ad alcuni la fantasia la
somiglianza del volto della statua principale coi
volgarmente creduti ritratti di Platone, e siccome
quel filosofo da qualche taccia di mollezza non andò
esente, sospettavan diretta in quel monumento un'as-
sai dispendiosa satira al divino filos'ofo. Winkelmann
che non die retta a questo parere, dottissimo com'egli
era, non si nascose alcune incongruenze della co-
mune opinione, e tra le altre rilevò quella della
barba che il decantato Sardanapalo solea radersi
ogni giorno, come solito abbigliarsi donnescamente:
la quale per altro apparisce nel personaggio rap-
presentato nutrita con gran cura e disposta. Imma-
ginò per tal motivo che spettasse il simulacro ad
un più antico e sobrio Sardanapalo rammentatoci
da Snida. Nessuna di tali opinioni mi sembra tanto
fondata da poter reggere ad un ragionato esame
della scultura. Il molle e celebre Sardanapalo non
può esservi scolpito, e perchè la lunga barba alla
sua storia non corrisponde, e perchè di fatti le greche
medaglie ce ne rappresentano l'immagine qual era
in Anchialo sul suo sepolcro, nella quale ben si
discerne il mento sbarbato. Né può abbracciarsi il
sentimento di chi lo volle un ritratto di Platone.
Oltre le ragioni rilevate in contrario da Winkelmann,
l'unico fondamento della somiglianza coi ritratti di
quel filosofo riman distrutto dalla cognizione del
sincero e genuino ritratto di Platone, assolutamente
diverso da'creduti volgaramente, e che si vede nella