Page 109 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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             NELLA GRECIA.  109
     ni questa forse è la più energica, perchè la sua
     eloquenza rapida non è indebolita dalla parola
     esprime tutto lasciando traveder tutto, e non
     è meno atta a soddisfare  lo spirilo che a com-
     muovere il cuòre. Quindi i Greci, attenti a mol-
     tiplicare  i mezzi di seduzione, nulla trascura-
     rono che valesse a perfezionare questo primo
    linguaggio della natura. Presso di loro e la mu-
    sica e la poesia sono sempre sostenute dall’ ar-
    tifizio degli attori; quell’ artifizio sì vivace e sì
    persuasivo che anima i discorsi degli oratori
                            ( 1 ),
    e talvolta le lezioni de’ filosofi (a). Si citano tut-
    tavia i nomi de’ poeti e de’ musici che l’arricchi-
    rono di nuove figure (3)  ed il loro studio pro-
    dusse un’arte che non degenerò se non a forza
    di recar troppo piacere.
       Questa specie di danza non essendo, come
    l’ armonia  ( 4) , se non una serie di moti in ca-
    denza e di riposo espressivo, è manifesto che
    dovette diversificarsi nelle varie specie di dram-

     (1)  Fiutar, in Demos,  t.  i, p. 85 1. Idem nei die-
    ci orai.  t. 2  , p. 846.
     (2) Aten.  I.  1,  c. 17, p. ai.
     ( 3 ) Id m ivi p. 21 e 22.
     (4 ) Fluì,  in Simpos.  lib. g, quest.  i 5 , tom. a,
    P  747 -


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